Va riconosciuto all’assessore Parolini di avere mantenuto ciò che aveva promesso, evento non così comune tra i politici italiani. Effettivamente lo scenario che esce dalla legge 27/ 2015 completata dal regolamento attuativo “…uniforma e qualifica gli standard dell’accoglienza non alberghiera introducendo requisiti moderni e di ispirazione internazionale, volti innanzitutto ad innalzare la qualità del nostro sistema turistico” come lui stesso ha tenuto a precisare il giorno 3 agosto annunciando l’approvazione in Giunta del Regolamento Regionale sui servizi, gli standard qualitativi e le dotazioni minime obbligatorie delle strutture ricettive non alberghiere. Le disposizioni riguardano case e appartamenti per vacanze, Bed and Breakfast, ostelli per la gioventù e le due nuove tipologie introdotte dalla legge (le foresterie lombarde e locande), nonché i requisiti strutturali ed igienico – sanitari dei rifugi alpinistici ed escursionistici.
La prima osservazione, peraltro non banale, è che non sono state prese in considerazione le tante richieste avanzate da albergatori e B&B di rendere più difficoltoso il processo di costituzione e di gestione di una CAV (casa vacanze), praticamente gli appartamenti del mercato “AIRBNB model”. E’ stato confermato l’obbligo di registrarsi in comune anche per i privati ma senza la necessità di una SCIA, con l’obbligo di allegare una piantina catastale o una semplice pianta in scala dell’appartamento ma senza la necessità che sia formata da un professionista, quindi potrebbe essere prodotta anche dal proprietario medesimo se capace di realizzarla.
La scelta di fondo è proprio quella di non chiudersi ai possibili sviluppi di un mercato appena nato ma ricco di promesse, infatti come prosegue Parolini: “ Il provvedimento approvato affronta i nuovi ambiti dell’accoglienza che stanno conquistando fette di mercato sempre più importanti, come ad esempio il settore delle case vacanza, spinte dal successo della sharing economy, e va a stabilire un quadro normativo che semplifica e garantisce un ambito di concorrenza leale con regole chiare per tutti”.
Questo quadro proietta la Lombardia e soprattutto Milano all’avanguardia europea della Sharing Economy dell’Ospitalità, una vittoria certo per i tanti che in questo settore ci credono e che contribuiscono al suo sviluppo ma anche un’ opportunità da non sprecare. In particolare modo i privati debbono prendere coscienza che possono avere un ruolo straordinario in questo mercato, e che una volta tanto la legge li ha favoriti, non sprechiamo l’ennesima occasione per presunzione o per ignavia… di questi tempi potrebbe essere l’ultima.
Buona Sharing Economy a Tutti!
Qui è possibile scaricare il documento integrale con tutti gli allegati così come ricevuto dalla segreteria dell’assessore: http://www.hospres.it/wp-content/uploads/2016/08/regolamento-attuativo-lombardia.pdf
Scrivi un commento