Gli americani sanno essere insieme sentimentali e concreti, spiritosi e seri, ma quando parlano di soldi è come se li avessero inventati loro, e se Expedia ha pagato 3,9 miliardi cash per questo portale c’è da credergli, e noi ci crediamo. Del resto la fotografia scattata il giorno del matrimonio, o dell’acquisto… presenta più di un milione di annunci di qualità in 120 paesi e la gestione diretta di un network con 50 siti specializzati nella prenotazione di vacanze in appartamento tra cui il maggiore in USA “VRBO” con 750.000 (settecentocinquantamilioni)di visitatori anno! Lo sbarco in Europa è accompagnato da investimenti adeguati alla sua valutazione: main sponsor in coppa UEFA nel 2016 gli garantisce una visibilità senza eguali in tutti i Paesi e nelle città più importanti del continente. In una parola… leader!

Mercato di riferimento


Primo in USA e sempre sul podio nell’ordine in: Spagna, Francia, Italia, Canada, Germania, Gran Bretagna, Brasile, Messico, India… insomma sul suo impero non tramonta davvero mai il sole. Il Mc Donald dell’affitto breve.

Modalità di registrazione ed inserimento


Il modello di registrazione di Homeaway è il più complesso ed articolato tra i portali di punta: se altri in quindici minuti ti mettono in vendita quasi senza sapere chi sei, qui all’opposto dopo mezz’ora sudata sui moduli online viene infine richiesta senza alternative una prova del titolo che permette all’inserzionista di affittare l’appartamento: è necessario inviare la scansione di due bollette “Utility” (luce, gas, telefono…) e se l’appartamento non è di proprietà dell’account che sta affittando vogliono proprio vedere il contratto di affitto, forse per verificare che sia permessa l’attività per cui si sta registrando su Homeaway. Le fotografie devono tutte essere almeno 1890 x 1080 pixel e non meno di sei, il minimo per poter proseguire nella registrazione. Nello stesso modo senza partita iva o codice fiscale non ci si può registrare e viene espressamente richiesto di indicare quale sia il Paese, selezionato da una lunga tendina, nel quale si pagano le tasse relative a questo contratto. Insomma la trafila è lunga, complicata e senza sconti ma… ne vale la pena.

Costi e modalità di prenotazione/ incasso/ pagamento commissioni


Come si accennava in precedenza, con gli americani l’aspetto economico è sempre trasparente ed è il primo ad essere affrontato. A pagina due viene infatti chiesto di scegliere, ma in futuro si può comunque ritornare sulle proprie scelte, tra le due opzioni di remunerazione: Flexi ed Abbonamento. La prima è gratuita ma viene richiesta per ogni prenotazione ricevuta una commissione del 10% + IVA, la seconda costa € 199 all’anno ma non si pagano commissioni sulle vendite. Con quest’ultima opzione il cliente finale usufruisce anche di una garanzia Homeaway “soddisfatti o rimborsati” che certamente lo invoglia a prenotare con più leggerezza. La tariffa va definita se con IVA o senza, e questo certamente metterà in crisi i tanti privati che non sapranno che pesci pigliare. I nostri esperti suggeriscono di indicare la tariffa senza in quanto trattandosi di locazione (art. 10 comma 1 n. 8 del D.P.R. 633/72) nel nostro caso specifico va considerata esente. Il cliente paga al portale, alla sua società HolidayRentPayment incaricata appunto di riscuotere anticipatamente e pagare all’Host il suo netto subito dopo il checkout del cliente. A questo proposito senza IBAN la procedura di inserimento si ferma.